La Scoperta del Sentiero di Martin
Martin, cresciuto in una famiglia ebraica dalle regole severe e ortodosse, non aveva mai prima riflettuto su altri percorsi spirituali. Quando compì 18 anni, la sua vita cambiò improvvisamente. Durante una lezione quotidiana a scuola, una compagna di nome Julie menzionò Medjugorie. Fu per lui qualcosa di completamente nuovo e affascinante. Quel singolo momento, quella singola conversazione, aprirono a Martin le porte di un mondo completamente nuovo, che mai prima aveva attraversato la sua mente.
Martin, crescendo in una famiglia ebraica ortodossa e severa, era immerso in tradizioni che non lasciavano spazio a deviazioni. Non aveva mai sentito parlare di Gesù e Maria, e il suo diciottesimo compleanno ha segnato un periodo cruciale nella sua vita.
Scoprì Medjugorie da Julie, una compagna di scuola, che sembrava irradiare una luminosità e una gioia celesti. Il suo entusiasmo e i cambiamenti positivi che Martin osservò in alcuni amici grazie a Medjugorie (una vita migliore, riconciliazione, più amore), influenzarono lui e iniziò a considerare se credere in lei.
"Credevo in Dio," confessò Martin, "ma era una fede culturale, non personale. Gesù era per me un 'falso profeta' - così mi è stato insegnato. Solo leggendo il Nuovo Testamento, ho capito che era un Profeta pieno d'amore e di straordinaria saggezza."
Un giorno andò con Julie alla Messa, anche se non capì nulla di essa. Era un mondo estraneo per lui, ma qualcosa lo toccò. La lucina rossa vicino al tabernacolo, che gli ricordava la sinagoga, e una pace straordinaria che riempì il suo cuore, furono per lui una rivelazione. Non era più solo una curiosità culturale, ma un'esperienza personale che aprì una nuova strada nella sua vita spirituale.
La presenza e l'amore di Dio erano così profondamente radicati nella mia anima che ne rimasi stupefatto.
Fui così toccato nel profondo che iniziai a piangere come non avevo mai fatto prima. Le lacrime sgorgavano dalle profondità del mio cuore!
Battesimo
Le parole di Julie su Medjugorie risuonarono in me con un eco profondo e intenso. Scoprii anche che la Madonna aveva parlato nella sua lingua madre durante un'apparizione. Questo mi emozionò profondamente.
Sentii che dovevo recarmi a Medjugorie. Arrivai lì nell'ottobre del 1993 con l'intenzione di pregare e scoprire se avrei dovuto ricevere il battesimo nella Chiesa cattolica.
Là mi si schiusero gli occhi... - in quella pace ineffabile, nella tranquillità che pervade Medjugorie. Nel mio cuore capii che Dio voleva che fossi battezzato.
Non ero io a fare la scelta, ma è Lui che mi ha regalato un dono, e il mio unico compito, in tutta la mia libertà, era dire: SÌ.
Poco dopo, ricevetti il battesimo. A Medjugorie, mi resi conto dell'amore infinito con cui Maria mi amava, permettendomi di sentirlo attraverso il segno della pace.
Le lacrime scorrevano a fiumi, perché un amore del genere è al di là delle nostre capacità. È un dono da parte di Dio. Ho capito che Maria ci ama immensamente, ci guida verso Gesù e gli rende tutta la gloria. Fu allora che credetti che Gesù fosse realmente presente nel Santissimo Sacramento, come Pane della Vita.
Non solo i sacramenti, ma anche il sostegno dei santi rappresentano uno dei doni più preziosi della Chiesa cattolica. Tra di loro c'è "Myriam di Giudea", la quale, nella sua guida verso Gesù, supera tutto il resto.
Il dono della confessione.
Ho compreso il dono della confessione, quel meraviglioso sacramento che spesso è così erroneamente interpretato dai giovani. Se solo capissero quale tesoro si cela in esso! Quanto abbiamo bisogno di questa confessione e del perdono! Sento la chiamata di Gesù: "Liberati dalla colpa, sbarazzati di questo peso!"
Quando mi sono presentato per la prima volta a Medjugorie, ero non battezzato, quindi il sacramento della confessione non era disponibile per me. Tuttavia, ho avuto l'opportunità di aprire il mio cuore davanti a un sacerdote. Senza esitazione gli ho confessato la mia vita e i miei peccati. Anche se non poteva assolvermi, mi ha assicurato che Dio mi ha benedetto e ha ascoltato la mia preghiera.
Sono stato pervaso dall'impazienza, desideravo ricevere il battesimo e partecipare alla Comunione il più presto possibile. Questo anelito, questo desiderio era più forte di qualsiasi altra cosa, e il mio cuore sembrava spingermi verso la santità e un legame più profondo con Dio.
Ritorno a Medjugorie: Incontro con la Regina-Madre
Tre anni dopo, sono tornato a Medjugorie, rispondendo alla chiamata di Dio. Con un gruppo di preghiera, mi sono dedicato all'adorazione e al rosario, profondamente toccato dalla presenza di Maria.
La mia conversione alla fede cattolica ha scioccato i miei genitori, ma l'amore di mia madre non è cambiato. A Medjugorie, dove Maria appare ogni giorno, ho scoperto la necessità di stabilità e calore materno nella vita spirituale. Ho visto persone piangere di gioia, e mi sono unito a loro.
Ho conosciuto Maria come la "Regina-Madre" della Bibbia, sempre accanto a Gesù. Credo che arriverà il tempo in cui la nazione ebraica lo riconoscerà come il Messia.
Non scegliamo Gesù; è Lui che ci sceglie. Basta rispondere "SÌ" e aprire il cuore. Cara Madre Santissima, rivela a noi la Porta Vivente (Thora).
01 Commento
La storia di Martin è un commovente viaggio di conversione e scoperta spirituale. Cresciuto in un ambiente ebraico ortodosso, la sua curiosità per la spiritualità cattolica viene stimolata da una compagna di scuola, Julie. Attraverso la sua esperienza a Medjugorie, un luogo noto per le presunte apparizioni della Madonna, Martin si sente chiamato ad abbracciare la fede cattolica, sperimentando un profondo legame con Maria e Gesù. La sua trasformazione evidenzia il potere delle esperienze personali nello plasmare le nostre convinzioni spirituali e mette in luce il bisogno universale di amore, accettazione e riconciliazione.